La comparsa di puntini rossi o di macchie rosse sul glande, così come qualsiasi manifestazione in sede genitale, è una condizione che instaura un forte senso di ansia nel soggetto a cui si associano importanti risvolti psicologici quali vergogna, insicurezza e talvolta isolamento sociale.
Questa situazione è comune a molti uomini, perché il glande non solo è una sede molto complessa e delicata, ma qualsiasi disturbo ai genitali gioca anche un ruolo fondamentale nell’identità del soggetto e di conseguenza crea una sensazione di forte disagio.
Questo senso di paura ed insicurezza portano spesso il soggetto ad attendere a lungo prima di rivolgersi ad un medico, di fatto, rischiando di peggiorare o di compromettere anche in maniera seria il suo stato di salute.
Pertanto è bene chiarire che la presenza di puntini rossi o di macchie rosse sul glande è una situazione comune a molti uomini, dunque non c’è motivo di sentirsi un caso isolato perché è il solo fatto che non se ne parli a fare percepire il problema come se fosse un tabù.
La presenza di puntini e macchie rosse sul glande, sull’asta del pene e sullo scroto può essere conseguente ad una moltitudine di eventi, molti dei quali di facile e rapida risoluzione. Tuttavia, una minoranza di casi costituiscono il segno di una patologia di più grave entità che si rende necessario in ogni caso parlare del problema con un medico.
Infatti, come vedremo in seguito, le cause vanno dalla semplice infiammazione, alle reazioni allergiche oppure alle ben più gravi infezioni sessualmente trasmissibili. In relazione alle cause si manifestano anche sintomi aggiuntivi che variano di caso in caso, quali prurito, febbre, dolore, secrezioni e bruciore.
In virtù di questo risulta utile spronare ogni soggetto a vincere le proprie paure, perché gran parte dei disturbi se trattati in tempi precoci hanno un’elevata probabilità che si risolvano del tutto.
Se si prova eccessivo imbarazzo a parlare del problema con il proprio medico di base, magari perché condiviso con il resto della famiglia oppure nell’ottica di provare vergogna nelle visite successive, si invita a rivolgersi ad un medico specialista in dermatologia e venereologia o ad una delle strutture specializzate nel trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) presenti nel territorio di appartenenza.
Chiarita l’importanza di un riscontro medico, passiamo ad illustrare le principali cause che determinano la comparsa di puntini rossi e di macchie rosse sul glande sulla superficie del glande.
Quali sono le principali cause della comparsa di puntini rossi e macchie rosse sul glande?
Come detto precedentemente, le cause di questo disturbo possono essere molto differenti tra loro. Abbiamo cercato di razionalizzare il problema e di elencare quelle che sono le principali manifestazioni che possono portare alla formazione di puntini rossi e macchie rosse sul glande. Vediamole nel dettaglio.
Follicolite
Si tratta di un processo infiammatorio che segue meccanismi del tutto analoghi alla comparsa dei brufoli sul viso, sul collo e sulla schiena. Si ha l’infiammazione di un follicolo pilifero in genere causata dall’infezione di un batterio stafilococco che causa la formazione di puntini rossi che possono riempirsi successivamente di pus.
Come esito finale di questo disturbo si ha la formazione di piccole eruzioni di colore rosso localizzate a livello sottocutaneo del glande, ma che possono estendersi anche all’asta del pene ed allo scroto.
Papule perlacee
Si presentano come rilievi ben delineati di colore rosso e bianco circoscritte e di piccole dimensioni. Le papule perlacee peniene (PPP) si localizzano prevalentemente nella corona del glande (zona periferica che contorna il glande).
Si trattano di lesioni benigne che non si trasmettono per via sessuale, si manifestano senza prurito e in genere non causano dolore né bruciore, né rappresentano un pericolo per la salute del paziente, pertanto difficilmente vengono trattate. Possono comparire come piccoli puntini rossi che tendono a rimanere tali.
Mollusco contagioso
Il mollusco contagioso è tra le forme di infezione virale più diffuse tra i bambini ma che può facilmente attaccare anche l’uomo adulto.
Si tratta di una malattia contagiosa (come suggerisce il nome) che non da dolore e si presenta con la comparsa di puntini rossi o macchie rosse sul glande ma può estendersi anche alla regione dello scroto, al pene ed alla cute della zona interna delle cosce.
In genere si risolve da sé, ma alcuni casi vanno trattati in quanto le lesioni rosse possono lasciare esiti cicatriziali.
Lichen Planus
Il Lichen Planus si manifesta con puntini di colore rosa localizzati sul glande e sul pene che in genere non danno sintomi se non un lieve prurito. Non si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile e in genere si risolve con una terapia antinfiammatoria;
Balanite o Balanopostite
Si tratta di una comune infiammazione che interessa la cute del pene e che si manifesta con la comparsa di puntini o macchie rosse sul glande e sull’asta del pene, a cui si possono sommare dolore, bruciore, prurito, gonfiore e presenza di pus al di sotto del prepuzio.
L’infiammazione può essere conseguente ad una moltitudine di cause quali irritazione da allergie a tessuti (si consiglia di utilizzare solo indumenti intimi in cotone bianco), allergie alle sostanze contenute nei detergenti intimi o prodotti per l’igiene personale, e possono essere conseguenti anche ad una scarsa igiene.
Inoltre questo stato infiammatorio può essere dovuto a frequenti rapporti sessuali e pertanto le macchie rosse si manifestano dopo il rapporto sessuale, permanendo per qualche giorno prima di risolversi da sé.
Fonte: nhs.uk/conditions/balanitis/
Malattie sessualmente trasmissibili (MST)
Per quanto siano diffuse, si tratta di una delle evenienze più temute e per cui si prova maggiore senso di vergogna. Queste possono essere causate sia da batteri che da virus e gli agenti patogeni più comuni sono: l’Herpes, il Papilloma virus e la Candida.
L’Herpes simplex oltre alle macchie rosse sul glande può essere associato anche ad altri sintomi quali febbre, dolore e porta allo sviluppo di ulcere genitali. Le manifestazioni erpetiche sono facilmente riconoscibili in quanto hanno le sembianze delle classiche vesciche che compaiono sulle labbra.
Il Papilloma virus (HPV) è lo stesso virus che può costituire un fattore promuovente per lo sviluppo del tumore al collo dell’utero nella donna, mentre nell’uomo si manifesta con la comparsa di puntini rossi sul glande, verruche localizzate attorno all’ano, sullo scroto e sull’asta del pene che appaiono come protuberanze di colore rosa. In genere questi segni si manifestano a distanza di qualche mese a seguito di un rapporto sessuale non protetto in cui avviene la trasmissione.
La Candida è un lievito piuttosto diffuso (tanto nel sesso femminile che nel sesso maschile) che si caratterizza per la comparsa di vescicole che causano dolore, bruciore, prurito e che emanano un odore sgradevole. La candida può essere contratta a seguito di un rapporto sessuale non protetto, ma può dare le sue manifestazioni anche a seguito di una dieta squilibrata o dell’assunzione di antibiotici che abbattono la flora batterica. Questa micosi si associa a dolori muscolari e articolari, diarrea e per un numero basso di leucociti.
Inoltre la presenza di macchie e puntini rossi sul glande può essere conseguente ad altre cause quali punture d’insetto, amiloidosi o di un carcinoma che saranno valutate dal medico in sede diagnostica.
Fonte: cdc.gov/std/syphilis/stdfact-syphilis.htm
Come si effettua la diagnosi?
La comparsa di puntini rossi o di macchie rosse sul glande o sulle sedi circostanti deve indurre a vincere ogni forma di imbarazzo e rivolgersi al consulto medico quanto prima. La figura del medico non ha funzione di giudicare, ma di indagare sulle cause del disturbo, di prescrivere una terapia e di fornire consigli per preservare la salute del paziente.
Il medico dapprima procede ad una consueta anamnesi, rivolgendo al paziente tutte quelle domande che servono per indagare sui segni e sui sintomi lamentati. Vengono sottoposte domanda inerenti alla comparsa degni segni cutanei: da quanto tempo persistono? quando sono comparsi? ha avuto rapporti sessuali non protetti? quanti partner sessuali ha avuto? e deve, inoltre, se alla comparsa dei segni cutanei si associano altri sintomi quali febbre, dolore, prurito, bruciore od altro di significativo.
A questa fase segue un’ispezione esterna dei genitali, momento in cui il medico valuterà l’entità delle manifestazioni cutanee e la loro estensione. Sulla base dei dati raccolti la visita procederà indicando la necessità di indagini più approfondite che seguono uno o più sospetti diagnostici, quali per esempio dei test per identificare l’agente patogeno causa di infezione.
In caso di candida ad esempio esiste un test salivare che in soli 30 minuti può confermare o smentire l’infezione da candida.
Quali sono le terapie più efficaci in questi casi?
Ogni singolo paziente va valutato a sé, pertanto la terapia e la cura non solo tiene conto della malattia alla base delle manifestazioni cutanee sul glande, ma anche delle condizioni generali del paziente e del fatto che sia affetto o meno da patologie concomitanti oppure se assuma particolari farmaci.
Pertanto si invita ancora una volta a rivolgersi al consulto medico, evitando ogni altra fonte di informazioni quali internet, rimedi fai da te o suggerimenti di amici.
Le terapie utilizzate in genere sono di natura farmacologica, pertanto a base di antinfiammatori, antibiotici, antivirali o antimicotici, ma talvolta nei casi più lievi (ad esempio la follicolite) la situazione si può risolvere anche spontaneamente.
Quando la presenza di macchie rosse e puntini rossi è dovuta a piccoli processi irritativi in relazione allo sfregamento con particolari tessuti, al contatto con saponi o se compaiono dopo un rapporto sessuale, si devono mettere in atto delle piccole accortezze che aiutano a prevenire l’infiammazione.
Si consiglia pertanto di mantenere una corretta igiene dei genitali, che deve essere effettuata anche subito dopo il rapporto sessuale con detergenti specifici che non alterano il pH cutaneo e rispettino la normale fisiologia della flora batterica ivi localizzata.
Per quanto riguarda la scelta dei detergenti questi devono essere privi di saponi che possono essere aggressivi per la cute. Inoltre risulta fondamentale l’utilizzo esclusivo di biancheria intima in cotone, evitando quindi materiali sintetici che possono causare irritazioni o allergie, e di cambiare gli indumenti intimi ogni giorno.
In ultimo, ma non di rilevanza, si ricorda l’estrema importanza dell’utilizzo di metodi contraccettivi barriera al fine di evitare il possibile contagio di malattie sessualmente trasmissibili.
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