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Pau D’arco: proprietà, benefici e usi

Il Pau D’arco è un albero nativo del Sud America da molti secoli è alla base di molti rimedi naturali. Grazie alle sue numerose proprietà, la corteccia di Pau d’arco è stata utilizzata sin dal tardo ‘800 come sostegno per numerosi disturbi.

Il suo nome deriva dalla lingua portoghese e significa letteralmente “bastone per archi” in quanto, appunto i nativi delle foreste del Sud America preferivano i rami della tabebuia avellanedae per la realizzazione di tali armi.

Quest’albero è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae, in genere esistono quasi un centinaio di specie di Pau D’arco, ma non tutte sono adatte per la raccolta.

Vediamo le principali dei tipi di queste piante, che sono state oggetto di un maggior numero di ricerche nell’ambito scientifico, sono due: Tabebuia Impetiginosa e Tabebuia Avellanedae.

Pau D'arco

Pau D’arco a cosa serve?

A scopo nutrizionale solamente la corteccia del Pau D’arco e in particolar modo solo la parte interna possiedono proprietà. Ciò di fatto rende la parte esterna quasi inutile nella maggior parte dei casi.

All’interno della corteccia del Pau D’arco sono stati isolati alcuni composti fitochimici chiamati naftochinoni. Queste sostanze si sono rivelate particolare interessanti in quanto secondo dati preliminari hanno dimostrato delle proprietà antinfiammatorie ed antimitotiche.

In realtà il Pau D’arco può rivelarsi utile sotto molti punti di vista proprio grazie ad i suoi numerosi benefici, andiamo a scoprire esattamente gli usi del Pau D’arc.

1. Il te di Pau D’arco è un ottimo depurante

Tutti conosciamo l’importanza dalle depurazione. Andare ad aiutare il nostro organismo a smaltire le tossine, che stanno diventando sempre più comuni nella nostra vita quotidiana, sembra davvero impossibile.

Pesticidi, metalli pesanti, additivi, obesogeni, sostanze chimiche di ogni tipo, la lista è quasi infinita. Sotto forma di te il Pau D’arco offre un valido aiuto nella depurazione.

Infatti grazie a una lieve proprietà lassativa, questo te in moderazione si può rivelare utile sia per promuovere la buona digestione che la regolarità.

Oltre a favorire l’intestinale, il te di pau D’arco permette al corpo di sostenere il processo di depurazione del colon, che spesso trova difficoltà quando si consumano in eccesso alimenti processati, molto ricchi di calorie ma poveri di nutrienti.

2. Possiede diverse proprietà antimitotiche

Nella medicina popolare dei Nativi del Sud America il Pau D’arco è stato in passato indicato come una vera e propria erba antivirale. In realtà, è ancora troppo presto per stabilire definitivamente tale capacità, anche se alcuni studi in vitro hanno evidenziato alcuni dati positivi.

Un aspetto positivo delle sue proprietà antimitotiche è nella lotta alla candida. Per chi non lo sapesse, la candidosi è un infezione mitotica che può creare diversi disturbi  allo stomaco, gola e altre parti del corpo.

3. Ottima fonte di selenio

In un altro articolo che potete trovare qui: Selenio: a cosa serve, proprietà e alimenti. Abbiamo spiegato nel dettaglio l’importanza di questo sale minerale. Anche se la carenza di selenio non è così comune, può comunque manifestarsi frequentemente in persone che conducono un alimentazione disadattata.

Il Selenio gioca un ruolo molto importante nel nostro organismo ed è coinvolto sia nell’attività antiossidante (per contrastare lo stress ossidativo e l’eccesso di radicali liberi) che nel nostro metabolismo. Gli effetti di una carenza prolungata di selenio possono essere gravi. Fortunatamente il Pau D’arco vanta buone quantità di selenio.

4. Possiede proprietà antinfiammatorie

A sostegno delle proprietà antinfiammatorie del Pau D’Arco esistono alcuni studi che hanno determinato la sua utilità. La BMC Pharmacology and Toxicology, una rivista ad accesso aperto, peer-reviewed, ha pubblicato nel 2001 uno studio relativo agli effetti della corteccia del Pau D’Arco in relazione alla riduzione del gonfiore e della percezione del dolore. Sono stati ottenuti risultati positivi, ma questo esame non è stato ancora condotto su esseri umani.

Più recente, e in relazione alle sole proprietà antinfiammatorie del Pau D’arco, è stato confermato invece come sia stato in grado di attivare l’espressione genica Nrf2-dipendente e ha portato alla localizzazione nucleare di Nrf2 in vitro.

Pau D’arco come si usa?

Prima di acquistare qualunque prodotto prestate molta attenzione e leggete con cura l’etichetta. Spesso infatti si pensa di acquistare il vero Pau D’Arco ma si acquista la corteccia di un’altra specie simile come la Tecoma curialis.

Esiste anche il rischio che il prodotto comprato contenga solo o (quasi) la corteccia esterna dell’albero. A tale proposito è bene sempre scegliere aziende sicure e con diciture chiare.

Seguite esplicitamente le indicazioni dell’integratore o te che state consumando senza superare le dosi raccomandate, onde evitare spiacevoli effetti collaterali. Ciò può variare in base alla tipologia, contenuto e concentrazione.

Se soffrite di diarrea o nausea, è molto probabile che avete esagerato. Esiste anche la possibilità di essere sensibili, per cui cominciate con minuscole quantità per provare.

Come preparare il te di Pau D’arco

  1. Fate bollire un pentolino d’acqua.
  2. Aggiungete 2 cucchiaini di corteccia
  3. Lasciate raffreddare per 10-20 minuti.
  4. Filtrate e consumate.

Controindicazioni ed effetti collaterali

In gravidanza e durante l’allattamento il consumo è proibito in quanto non esistono informazioni sull’effettiva sicurezza. Il suo consumo va effettuato in estrema moderazione, onde evitare effetti collaterali come nausea, vertigini, vomito.  Per qualsiasi dubbio e informazione sull’effettiva sicurezza bisogna consultare il proprio medico in ogni caso.

Autore dell'articolo

Medico italiano che ha lavorato all'Ospedale Internazionale Salvator Mundi di Roma. Ha conseguito il dottorato in medicina presso l'Università di Roma e ha poi lavorato per molti anni presso l'ospedale. Oggi insegna ai giovani specializzandi dell'Università di Roma, condividendo il suo bagaglio di esperienza in campo medico. Gaetano Lazzari è anche autore di numerosi articoli di medicina, alcuni scritti da lui stesso e altri dai suoi studenti post-laurea.

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