martedì, Gennaio 16, 2024
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Cardo mariano: proprietà, benefici e controindicazioni

Il cardo è noto per la sua azione epatoprotettiva, legata alla silimarina. La sua assunzione è indicata soprattutto per sostenere il fegato in caso di epatite e danni causati da alcool o altre sostanze tossiche.

Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Indicato per migliorare la funzionalità epatica, ha anche ottime proprietà antiossidanti.

Proprietà del cardo mariano

Il cardo mariano ha soprattutto proprietà epatoprotettive e rigeneranti sulle cellule del fegato.

Inoltre, questo rimedio ha:

  • Azione antiossidante;
  • azione antiemorragica;
  • leggera azione spasmolitica.

Il cardo mariano ha poi:

  • Azione tonica sui vasi sanguigni, tale da aumentare la pressione sanguigna,;
  • è galattogeno (stimola la produzione di latte materno);
  • ha proprietà digestive.

Del cardo mariano si utilizzano i frutti, ma anche l’assunzione delle foglie apporta benefici. Le foglie del cardo mariano hanno infatti proprietà diuretiche, toniche e colagoghe.

Le proprietà del cardo mariano sono attribuite principalmente a un complesso di flavolognani noto come silimarina presente nei frutti. Sia i frutti sia le foglie del cardo mariano contengono anche altri composti, tra cui:

  • Flavonoidi;
  • proteine (tra cui tiramina);
  • lipidi;
  • mucillagini.


A cosa serve il cardo mariano

Il cardo mariano serve soprattutto a trattare disturbi epatici. I benefici del cardo mariano per il fegato sono stati attribuiti alla silimarina e si basano si meccanismi antiossidantiantinfiammatoricitoprotettivi e rigenerativi sulle cellule epatiche.

Il cardo mariano serve anche ad alleviare i disturbi digestivi di origine epatica e per ridurre i livelli di colesterolo nelle dislipidemie.

A volte viene consigliata l’assunzione di cardo mariano per dimagrire per la sua azione su fegato e vie biliari e, di conseguenza, sulla digestione dei grassi.

Infine, il cardo mariano è tradizionalmente usato per stimolare la produzione di latte materno durante l’allattamento.
 

Benefici del cardo mariano

Le preparazioni a base di cardo mariano sono utili in caso di epatiti virali, epatiti alcoliche, steatosi epatica, intossicazione del fegato data da farmaci. Quando i processi degenerativi sono ancora reversibili, la somministrazione di cardo mariano è in grado di favorire la rigenerazione delle cellule epatiche.

Il cardo mariano apporta benefici anche in caso di digestione lenta e difficile e aiuta a prevenire il mal di mare e mal d’auto e aiuta. Inoltre, è utile a normalizzare la glicemia e i livelli di colesterolo ematico.

Sembra poi che il cardo mariano sia in grado di aumentare la pressione sanguigna, migliorare il tono dei vasi, ridurre l’affaticamento mentale.

Esternamente, l’uso topico di cardo mariano previene l’invecchiamento cutaneo e favorisce la guarigione di dermatiti ed eritemi.
 

Cardo mariano

Come si può assumere il cardo mariano

Il cardo mariano può essere assunto per infusione dei frutti e delle foglie, come tintura madre o sotto forma di integratori alimentari contenenti estratto di cardo mariano titolato in silimarina almeno all’1%.

In commercio esiste anche l’olio di cardo mariano, estratto dai semi presenti nei frutti. Si utilizza per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie date dalla presenza di acidi grassi essenziali e vitamina E.

Modalità d’uso

Infuso

La tisana al cardo mariano può essere preparata con un cucchiaino di frutti essiccati o con mezzo cucchiaino di foglie essiccate, in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua. Se ne consumano due o tre tazze al giorno mezz’ora prima dei pasti.

Tintura madre

30 gocce diluite in acqua da una a tre volte al giorno prima dei pasti.

Estratto secco titolato

1 compressa due volte al giorno.

Controindicazioni

Il cardo mariano è generalmente ben tollerato e ritenuto sicuro e compatibile anche in gravidanza e durante l’allattamento. A dosi eccessive e nelle persone sensibili, l’assunzione di cardo mariano può provocare una leggera azione lassativa.

Il suo utilizzo è controindicato in caso di allergia nei confronti di uno o più componenti presenti nella pianta. Si consiglia cautela nelle persone che soffrono di pressione alta o nelle donne che presentano valori elevati di prolattina poiché potrebbe aumentarne ulteriormente i livelli.

Autore dell'articolo

Medico italiano che ha lavorato all'Ospedale Internazionale Salvator Mundi di Roma. Ha conseguito il dottorato in medicina presso l'Università di Roma e ha poi lavorato per molti anni presso l'ospedale. Oggi insegna ai giovani specializzandi dell'Università di Roma, condividendo il suo bagaglio di esperienza in campo medico. Gaetano Lazzari è anche autore di numerosi articoli di medicina, alcuni scritti da lui stesso e altri dai suoi studenti post-laurea.

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