Non è un segreto che è necessario curare la pelle dall’interno. Quali prodotti danneggiano l’organismo e per questo dovrebbero essere scartati.
Caffè, alcol, bevande energetiche
Prendiamo due mele: una fresca e una vecchia. Si differenziano principalmente per il contenuto di acqua: una “respira” letteralmente di giovinezza, l’altra è grinzosa. È lo stesso avviene con la pelle. Se nel corpo “circola” l’acqua di buona qualità , non c’è da temere perdita di liquidi o disidratazione, e la pelle, a sua volta, è più idratata ed elastica.
Il caffè, l’alcol e le bevande energetiche che contengono molta caffeina hanno un potente effetto diuretico e quindi disidratano il corpo, che cerca di liberarsene in tutti i modi possibili e di espellerli attraverso i polmoni, le ghiandole sudoripare, attraverso le urine. Se consumare alcol, allora raramente e in piccole quantità, preferibilmente vino rosso che contiene antiossidanti e ha modesti effetti positivi sull’organismo. Gli amanti del caffè dovrebbero compensare la perdita di liquidi e bere un po’ più acqua del solito. Da notare che solitamente insieme al caffè viene servito un bicchiere d’acqua.
Sale
L’assunzione eccessiva di sale (la norma è di 1/2 cucchiaino al giorno) danneggia il metabolismo idrosalino dell’organismo favorendo l’accumulo dei liquidi nel corpo. Il risultato è il gonfiore.
Carboidrati semplici/veloci
Lo zucchero è il “colpevole” del processo di glicazione il quale contribuisce alla distruzione del collagene e dell’elastina (la struttura del collagene accumula la proteina “sbagliata”, danneggiata dal troppo glucosio) e quindi peggiora la condizione della pelle. La glicazione avviene anche naturalmente e normalmente, ma lo zucchero incrementa questo processo molte volte. Di anomalie così come di problemi al fegato e alterazioni del flusso sanguigno capillare possono parlare piccole neoplasie rosse sulla pelle, angiomi che assomigliano a nei.
In questo caso, è consigliabile limitare i carboidrati semplici: panini, pasticcini, gelati e altri dolci e sostituirli con frutta fresca e frutti di bosco, soprattutto di colore scuro, perché contengono antiossidanti che fanno bene alla pelle. Includete nella vostra alimentazione pane integrale di buona qualità, pasta di grano duro e cereali. L’esercizio fisico favorisce l’utilizzo del glucosio da parte dei muscoli, migliora il metabolismo dei grassi e riduce i livelli di glucosio nel sangue e quindi la glicazione.
Alimenti processati
Una cattiva alimentazione si riflette sullo stato della pelle sotto forma di eruzioni cutanee, gomiti grigi e ruvidi, ecc. Salsicce, wurstel, altri tipi di insaccati e cibi in scatola che contengono sostanze che favoriscono una lunga conservazione, sono non solo dannosi per la pelle, ma possono addirittura provocare malattie oncologiche. I prodotti tossici della combustione di proteine e carboidrati contengono acrilammide (i principali gruppi di alimenti che contengono questo composto sono patatine fritte, patatine, caffè, biscotti, pasticcini e pane tostato) che ha un effetto cancerogeno. Questo rende la carne fritta e cotta alla griglia, per esempio, un alimento altamente indesiderabile.
La carne preparata al forno, stufata o bollita, invece, può essere molto benefica: le proteine di buona qualità sono essenziali per la produzione di collagene.
Insufficiente assunzione di alimenti contenenti vitamina C
La vitamina C che è coinvolta nella produzione di collagene, è una vitamina idrosolubile, il che significa che non rimane per molto tempo nell’organismo. Non bisogna pensare che una volta mangiata molta frutta e verdura, si possano mantenere buoni livelli di vitamine a lungo. Quindi, il modo migliore è quello di mangiare 1-2 frutti e 400 grammi di diverse verdure al giorno, in particolare, cavolo cappuccio (uno degli ortaggi, che durante la lavorazione termica perde la minor quantità di vitamina C), peperoni, agrumi, kiwi, frutti di bosco agrodolci. Inoltre, è molto utile preparare le bevande “giuste” (bevande a base di ribes o rosa canina), rinunciare al fast food che è ricco di calorie ma povero di vitamine, e al fumo. Fumando una sigaretta perdiamo circa 70-80 mg di vitamina C, mentre il fabbisogno giornaliero è di 200 mg, e contribuiamo anche alla diminuzione della qualità del collagene.
Consumo insufficiente di alimenti contenenti le “vitamine della bellezza” A ed E
Fonti di queste vitamine sono le uova (in assenza di problemi di salute si possono mangiare 1-2 al giorno), pesce di mare di qualità, olive, olio vegetale non raffinato. Se soffrite di avitaminosi (ad essa possono indicare malessere generale, eruzioni cutanee, pigmentazione), cioè si è verificata la carenza di queste vitamine, il medico nutrizionista in base ai risultati del sangue prescriverà integratori alimentari in cui il dosaggio delle vitamine carenti supererà il fabbisogno giornaliero.
Tra i segni esterni che “rivelano” l’invecchiamento della pelle in giovane età (20-25 anni) e indicano una mancanza di liquidi nel corpo:
- rughe d’espressione evidenti;
- “anelli di Venere” sul collo;
- un’impronta di cuscino sul viso dopo il risveglio;
- segni sulla pelle lasciati da orologio o da calze;
- mancanza di collagene (se la pelle non si ” distende ” immediatamente dopo averla ” pizzicata “, per esempio, sul dorso della mano);
- vasi fragili;
- una carnagione giallastra spenta;
- difese immunitarie locali ridotte, il che si manifesta con eruzioni cutanee di vario tipo.
Cosa può aiutare?
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