Le alghe, alimenti ricchi di iodio, vitamine e proteine, sono una valida alternativa vegetale per nutrirsi in modo sano e completo. Utili contro colesterolo e malattie cardiovascolari, ogni varietà ha peculiari caratteristiche. Scopriamole meglio.
Diversi tipi di alghe
Di etimologia incerta, “alga” è probabilmente l’evoluzione popolare del termine “aliga“, parola diffusa nel latino parlato e usata già per indicare un tipo di pianta inferiore formata di una o più cellule e vivente in genere in acqua.
Tra i nomi delle alghe più conosciute che stiamo imparando a conoscere grazie alla cucina nipponica: Nori, Kombu, Wakame, Dulse, Klamath, Spirulina.
Un’alga Nori di buona qualità sarà poco friabile e in controluce apparirà di grana uniforme.
L’alga Dulse, per il suo elevato contenuto salino, è considerata un ottimo integratore naturale da assumere dopo l’attività sportiva per il riequilibrio idrosalino.
I cinesi hanno usato per secoli l’alga Kombu come rimedio naturale per curare il gozzo endemico.
Proprietà delle alghe
Ricche di vitamine, proteine, sali minerali, le alghe sono una valida alternativa vegetale per nutrirsi in modo sano e completo. Le alghe sono gli alimenti più naturalmente ricchi di iodio, indispensabile per lo sviluppo dell’organismo, poiché aiuta la produzione degli ormoni tiroidei.
Le alghe Nori aiutano ad abbassare il colesterolo, prevengono le malattie cardiovascolari; le alghe Kombu proteggono il cervello e difendono l’organismo dalle malattie cronico-degenerative; l’alga Wakame è preziosa per capelli, unghie e pelle, in quanto ricca di calcio, vitamina C e vitamine del gruppo B, nonché di magnesio e ferro.
L’alga Dulse è un buon integratore per superare la stanchezza; le microalghe Klamath sono ricche di vitamine, Omega 3 e aminoacidi.
La Spirulina, minuscola alga verde spiraliforme, è stata scoperta dagli studiosi di nutrizione circa 30 anni fa: l’aspetto interessante della spirulina è la sua dotazione in termini di nutrienti fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo, come beta carotene, proteine vegetali, acidi grassi essenziali, clorofilla, ficocianina, ferro.
Intorno alle proprietà anticancro delle alghe esiste un dibattito aperto da tempo. In alcuni sistemi di cura tradizionale, come la medicina tradizionale cinese o quella ayurvedica, le alghe brune come le Kombu o le Kelp, sono impiegate nel trattamento del cancro.
Si tratta però di un filone di ricerca ancora abbastanza inesplorato: sono state riscontrate alcune osservazioni rispetto all’incidenza del cancro della mammella che attribuiscono al consumo regolare di alghe il ruolo di fattore protettivo. Ipotizzare un impiego sistematico delle alghe per la prevenzione dei tumori è tuttavia ancora prematuro.
Curiosità sulle alghe
- Un italiano, Guido Bordignon, ricercatore dell’Università Ca’ Foscari, ha ricevuto il prestigioso Antarctic Service Medal, riconoscimento per chi passa piu’ di 30 giorni a sud del 60° parallelo. Bordignon ha svolto una ricerca sulle alghe come fonti di energia del futuro, ricerca che lo ha impegnato in Antartide dal 18 gennaio al 20 marzo 2010, in una spedizione coordinata dallo Scripps Institute di San Diego.
- Pare esistano alghe “antigrasso”: un team di ricercatori dell’Università di Okkaido, in Giappone, ha somministrato la fucoxatina, pigmento contenuto in alucne alghe marroni usate in cucina, a una popolazione di ratti. Le cavie hanno perso circa il 10% della massa grassa depositata nella zona addominale.
- Molte tipologie di alghe erano impiegate dai marinai inglesi nel XVII secolo come una sorta di tabacco da masticare, poiché contribuiva a diminuire l’incidenza dello scorbuto.
Una ricetta nella manica
Le alghe sono particolarmente versatili e si prestano a molte sperimentazioni culinarie. Noi vi suggeriamo indicazioni sulla preparazione per un’ottima zuppa di ceci e alghe Kombu.
Procuratevi 200 gr di ceci secchi, 1 cipolla, 10 cm di alga Kombu, 3 foglie di alloro, sale. Lavate e lasciate i ceci in ammollo per una notte. Lavate e lasciate in ammollo le Kombu, nella stessa acqua dei ceci per 10 minuti. Sbucciate e tagliate la cipolla a mezzelune. In una pentola a pressione disponete le alghe sul fondo, mettete poi le cipolla e infine i ceci, versate l’acqua dell’ammollo di legumi e Kombu, unite l’alloro e una presa di sale.
Chiudete e fate cuocere con la retina frangifiamma per circa 40 minuti, poi servite accompagnando con crostini di pane integrale.