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HomeSalute & BenessereRimedi NaturaliBiancospino: proprietà, benefici, uso e controindicazioni

Biancospino: proprietà, benefici, uso e controindicazioni

Il biancospino è un rimedio naturale utile in caso di ipertensione e per disturbi cardiaci di lieve entità. Viene anche utilizzato come sedativo e per favorire il sonno. Scopriamone modalità d’uso ed eventuali controindicazioni.
Il biancospino è una pianta utilizzata soprattutto per la cura del sistema circolatorio per via della sua azione sulla pressione sanguigna e per le sue proprietà sedative.

Cos’è il biancospino

Il biancospino (Crataegus monogyna, Crattaegus legivaga o oxyacantha) è una pianta perenne della famiglia delle Rosaceae.

Le foglie, i fiori e le bacche di biancospino vengono utilizzati in erboristeria e fitoterapia per le loro proprietà e per i benefici sull’apparato cardiovascolare, ma anche per disturbi dell’umore e per i problemi digestivi.

A cosa serve il biancospino

Il biancospino è un rimedio naturale che trova impiego soprattutto nei disturbi dell’apparato cardiovascolare come:

Il biancospino è però utile anche:

  • In caso di problemi digestivi che causano dolore addominale;
  • può inoltre aiutare ad alleviare dolori mestruali;
  • per l’ insonnia;
  • per i disturbi dell’umore, in particolare gli stati ansiosi.

Proprietà del biancospino

Il biancospino è da sempre conosciuto come la pianta del cuore, utile per sostenere le funzioni cardiovascolari.

In erboristeria e fitoterapia si utilizzano foglie, fiori e frutti di biancospino per le loro proprietà:

  • Ipotensive;
  • cardiotoniche;
  • vasodolatadrici;
  • antispasmodiche;
  • sedative.

Le proprietà del biancospino sono date principalmente dalla presenza di flavonoidi, acidi triterpenici, acidi fenolcarbossilici e olio essenziale.

Biancospino

Benefici del biancospino

Il biancospino agisce dilatando i vasi sanguigni, in particolare quelli coronarici, diminuendo la resistenza dei vasi. Il risultato è una riduzione della pressione arteriosa e un miglioramento dell’insufficienza cardiaca. Il suo impiego è quindi indicato nei casi di ipertensione, lieve o moderata, specie se di origine nervosa. 

I benefici del biancospino per la pressione e in generale per il sistema cardiocircolatorio, possono essere apprezzati dopo alcune settimane di utilizzo.

Questa pianta ha azione miorilassante e cardiotonica ed è in grado di rallentare le contrazioni del cuore aumentandone contemporaneamente la forza. Il biancospino aiuta dunque a ridurre aritmie e tachicardia.

Tra le proprietà terapeutiche del biancospono troviamo anche quella spasmolitica, sedativa e ansiolitica. L’azione sedativa e rilassante giustifica l’uso del biancospino per l’ansia, aiuta a controllare la componente emotiva che può influenzare la pressione.

Le proprietà sedative della pianta giustificano anche l’uso del biancospino per l’insonnia e in caso di dolori mestruali e spasmi addominali.

Gli effetti del biancospino sull’umore, sui disturbi del sonno e sul dolore sono immediati.

Modalità d’uso del biancospino

Il biancospino può essere utilizzato sotto forma di infuso, tintura madre, estratto fluido o gemmoderivato.

  • La tisana al biancospino si prepara con 1-1,5 grammi di foglie e fiori essiccati o fino a 1 grammo di frutti essiccati.

    Dopo aver versato la miscela di foglie e fiori o i frutti in una tazza di acqua bollente si spegne il fuoco, si copre e si lascia in infusione per 15 minuti.  Infine, si filtra l’infuso e consumarlo. Se ne possono assumere  tre tazze al giorno.
     
  • La tintura madre di biancospino si somministra al dosaggio di  30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti e alla sera prima di coricarsi.
     
  • Il gemmoderivato si assume invece al dosaggio di 30-50 gocce in acqua una o due volte al giorno.
     
  • L’estratto fluido si somministra al dosaggio di circa un grammo al giorno, che corrispondono indicativamente a 50 gocce di biancospino.

Controindicazioni del biancospino

L’uso del biancospino deve essere evitato nei soggetti allergici alle Rosaceaeè sconsigliato in caso di pressione bassa e, se si assumono farmaci per l’ipertensione, è bene consultare il proprio medico prima di ricorrere a questo rimedio. 

Effetti collateralei

Il biancospino presenta pochi effetti collaterali. In alcuni casi può provocare:

  • Mal di testa;
  • vertigini;
  • vampate di calore;
  • disturbi gastrointestinali;
  • epistassi (sangue da naso).

che si risolvono interroppendo la somministrazione.

Descrizione della pianta

La pianta di biancospino è un arbusto o un piccolo albero spinoso. La corteccia è grigio chiara nei giovani esemplari, bruna nelle piante adulte.   Le foglie sono verde brillante e presentano 3-5 lobi più o meno marcati.

fiori di biancospino, riuniti in corimbi, compaiono in primavera e hnno cinque petali bianchi o rosati, molto profumati.

Il frutto del biancospino è una piccola drupa rosse dalla polpa farinosa e insipida.

Habitat del biancospino

Il biancospino è un arbusto molto comune nelle zone temperate dell’emisfero nord. Il biancospino selvatico si può facilmente incontrare nei terreni incolti al limitare dei boschi.

Cenni storici

Il nome oxyacantha deriva da greco oxys che significa “punta” e akantha che vuol dire “spina”. Considerato di buon auspicio dai Greci, il biancospino era utilizzato per adornare gli altari, durante le cerimonie nuziali. 

Romani lo chiamavano “alba spina” (spina bianca) e lo dedicarono alla dea Flora, che regnava sul mese di maggio, mese delle purificazioni e della castità, simboleggiata appunto dal bianco dei fiori. Per questo motivo non venivano celebrate le nozze durante quel mese e se proprio era necessario farle, si accendevano cinque torce di Biancospino in onore della dea, per placare la sua ira. 

Anche i Celti dedicarono la pianta al periodo che andava da metà maggio a metà giugno.  Nel Medioevo sempre in quel mese, si metteva un albero di Biancospino nella piazza del paese, lo si decorava e si danzava intorno per dare prosperità al paese e per scacciare il malocchio e la sfortuna. Si diceva che i suoi fiori bianchi rappresentassero l’Immacolata Concezione; i frutti rossi, le gocce del sangue di Cristo; e i rami spinosi, la corona di spine.

Autore dell'articolo

Medico italiano che ha lavorato all'Ospedale Internazionale Salvator Mundi di Roma. Ha conseguito il dottorato in medicina presso l'Università di Roma e ha poi lavorato per molti anni presso l'ospedale. Oggi insegna ai giovani specializzandi dell'Università di Roma, condividendo il suo bagaglio di esperienza in campo medico. Gaetano Lazzari è anche autore di numerosi articoli di medicina, alcuni scritti da lui stesso e altri dai suoi studenti post-laurea.

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